Calderón

Credits

di Pier Paolo Pasolini
regia, ideazione scene e costumi Fabio Condemi
con (in o.a.) Valentina Banci, Matilde Bernardi, Marco Cavalcoli, Michele Di Mauro, Carolina Ellero, Nico Guerzoni, Omar Madé, Caterina Meschini, Elena Rivoltini, Giulia Salvarani, Emanuele Valenti
scene, drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
costumi Gianluca Sbicca
luci Marco Giusti
disegno del suono Alberto Tranchida
assistente alla regia Angelica Azzellini
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura
in collaborazione con Associazione Santacristina Centro Teatrale
scene costruite presso il Laboratorio di Scenotecnica di ERT responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttori Tiziano Barone, Davide Lago, Sergio Puzzo, Veronica Sbrancia, Leandro Spadola
scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Bianca Passanti, Martina Perrone
costruzioni in ferro realizzate da Falegnameria Scheggia
assistente alla progettazione scenografica Greta Maria Cosenza
costumi realizzati presso il Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro D’Europa
direttore tecnico Massimo Gianaroli
direttore di scena Lorenzo Martinelli
macchinisti Rebecca Quintavalle e Davide Lago
attrezzista Benedetta Monetti
capo elettricista Giuseppe Tomasi
fonico Alberto Tranchida
sarta Elena Dal Pozzo
nell’ambito del progetto “Come devi immaginarmi” dedicato a Pier Paolo Pasolini
un ringraziamento a Acondroplasia Insieme per crescere Onlus
foto di scena Luca Del Pia
documentazione video Lucio Fiorentino\

Note di regia

Il regista Premio Ubu Fabio Condemi incontra nuovamente le parole di Pier Paolo Pasolini: Calderón è una tragedia in versi ispirata al capolavoro del grande autore secentesco Pedro Calderón de la Barca, La vita è sogno. Ma l’atmosfera, la trama, il contesto sono radicalmente diversi: siamo nella Spagna franchista degli anni ‘60, tra tumulti rivoluzionari e logiche di potere che sembrano non lasciare altro spazio di libertà che nel sogno o nella pittura di Diego Velázquez.

Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea.